Una donna con gli occhiali si gode del sesso spinto

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Published on 31 maggio 2025 by

I segreti di una donna con gli occhiali, psicologa

C’era qualcosa in lui che non corrispondeva esattamente al profilo che di solito ricevevo durante le consulenze. Il ragazzo si sedette, come sempre, con un mezzo sorriso che non era né del tutto cordiale né del tutto sincero. La donna con gli occhiali lo fece accomodare sulla mia sedia e gli mostrò le gambe, con le calze e il reggicalze sotto il vestito, come uno strumento di seduzione. Si sistemò la camicetta in modo che il ragazzo potesse vederle perfettamente il seno abbastanza a lungo prima di iniziare a prendere appunti. Un gesto automatico e professionale, parte della mia routine di psicologa.
Parlò con insolita calma. Il suo tono era dolce, intimo, come se ogni parola che pronunciava fosse rivolta a me, al di là del contesto clinico. Descrisse una relazione passata, con dettagli sottili ma carichi di una sensualità a malapena celata. La donna con gli occhiali annuì, come sempre, cercando di mantenermi concentrata, anche se la mia mente iniziò a vagare verso luoghi meno etici e più provocanti, finché non decise di togliersi la camicetta e rimanere solo con il reggicalze.
A un certo punto, tacque. La donna con gli occhiali la guardò mentre iniziava a stimolargli il pene con le dita nel tentativo di trasformare la seduta in un incontro sessuale occasionale, e l’uomo si lasciò trasportare dalla situazione, fissando il reggicalze indossato dalla bionda prosperosa. La stanza, normalmente uno spazio di ascolto e supporto, ora sembrava carica di qualcos’altro. Tensione, attrazione e curiosità.

In ufficio, la tensione era palpabile.

La donna con gli occhiali, che ascoltava, analizzava e guidava, stava iniziando a perdere il controllo e decise di praticare il miglior sesso orale che l’uomo potesse immaginare. L’idea iniziale era semplicemente di annotare ogni parola pronunciata dall’uomo su un quaderno, simulando la situazione. Ma la donna con gli occhiali e le graziose calze autoreggenti aveva già deciso di fare sesso occasionale con quel cliente in ufficio. Perché la verità è che, da settimane ormai, ogni volta che lui varcava quella porta, qualcosa dentro di me si agitava.
La donna con gli occhiali e le lussuose calze autoreggenti, da vera professionista, rovesciò la situazione cercando instancabilmente il sesso vaginale. Conclusi la seduta con un ampio sorriso, con la stessa neutralità che avevo imparato a padroneggiare negli anni, e lo congedai con un gesto deciso. Ma quando la porta si chiuse, rimasi seduta lì, sentendo il tocco delle calze a giarrettiera sulla pelle, consapevole che, per la prima volta, avevo fatto sesso senza vincoli in ufficio. Uno psicologo con le calze a giarrettiera non dovrebbe sentire nulla. Ma io avevo sentito qualcosa di profondo.

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